domenica 29 maggio 2016

FARROTTO

Non riporto gli ingredienti perché, come per il risotto, ci si può sbizzarrire nelle varianti di gusto preferite, quindi mi limito, come indicazione per le vostre preparazioni, a descrivere l'ultimo fatto.
Per un buon farrotto (regola che vale anche per risotto od orzotto), il punto di partenza è il brodo, capisco che un buon brodo, soprattutto di carne, ha bisogno di tempi di bollitura lunghetti, ma è anche vero che una volta buttati gli ingredienti in acqua non bisogna fare altro che lasciar cuocere e può essere utilizzato anche a giorni di distanza.
Pertanto se il vostro tempo è limitato, preparate il brodo il giorno prima o giorni prima (potete tranquillamente congelarlo).
Per questa ricetta ho utilizzato un brodo vegetale, quindi sale grosso (l’acqua dovrà raggiungere la salinità corrispondente a quella che utilizzate per la cottura della pasta) carota, sedano (foglie comprese), cipolla bianca, patate sbucciate e tagliate a metà (per accelerare i tempi basterà tagliare al coltello grossolanamente la verdura in questo modo un’oretta ed il brodo è pronto), se li avete a disposizione qualche asparago sbucciato arricchisce il sapore.
Ora passiamo al farro, io ho utilizzato quello perlato (se avete intenzione di utilizzare quello decorticato calcolate che i tempi di cottura raddoppiano, ma se avete tempo ne vale sicuramente la pena per i valori nutrizionali), in una padella soffriggete, in un fondo di olio e.v.o., uno scalogno finemente tritato e la salsiccia fatta a pezzetti, una volta che la salsiccia risulterà ben rosolata su tutti i lati aggiungete il farro (precedentemente sciacquato in uno scolapasta con acqua corrente) mescolate e, con fiamma viva, sfumate con vino bianco.
Aggiungete ora un bel mestolo di brodo caldo ed i cubettini di patata (il farro perlato cuoce in circa 15/20 min quindi i cubettini di patata devono essere di circa ½ cm per lato per risultare cotti in questo tempo, altrimenti si possono far precuocere con un filo d’acqua e poi incorporare al farrotto a metà cottura insieme alla propria acqua), coprite e lasciate cuocere a fiamma bassa aggiungendo brodo e mescolando ogni volta che il precedente sia stato assorbito (oltre alla patata, visto che in questo momento sono di stagione, ho aggiunto degli asparagi bianchi sbucciati e tagliati a rondelline escludendo le cime aggiunte per gli ultimi cinque minuti di cottura).
In questa preparazione dopo 15 minuti ho aggiunto degli spinaci selvatici non tritati, nel frattempo prelevate dal brodo mezza patata qualche pezzettino di carota e di sedano con un po’ di liquido, ponete il tutto in un bicchiere per mixer ad immersione, frullate con un filo d’olio fino ad ottenere una crema liscia.
Dopo circa 18/20 minuti di cottura (dipende dal prodotto potrebbero bastare anche 15min, assaggiate comunque il farro al contrario del riso difficilmente scuoce ed è buono quando restando compatto perde la “gommosità”) incorporate la crema, mescolate e se il tutto è troppo liquido, togliete il coperchio ed alzate la fiamma, in modo da far evaporare l’acqua in eccesso (mescolando).
A questo punto spegnete e, per ultimare la mantecatura già in parte effettuata grazie alla crema di patate, aggiungete il grana ed un filo d’olio e.v.o., mescolate e quindi lasciate riposare un paio di minuti prima di servire.
Per guarnire potete aggiungere una spolverata di prezzemolo, in questo caso ho aggiunto, durante la mantecatura, dei fiori di una pianta selvatica, di cui onestamente non conosco il nome, ma che mangio sin da piccolo (sapore di cavolo o broccolo) e che oltre a dare colore, insaporiscono il piatto.

BUON APPETITO!!!!!

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