Non riporto gli
ingredienti perché, come per il risotto, ci si può sbizzarrire nelle varianti di gusto preferite,
quindi mi limito, come indicazione per le vostre
preparazioni, a descrivere l'ultimo fatto.
Per un buon farrotto (regola che vale anche per risotto od orzotto),
il punto di partenza è il brodo, capisco che un buon brodo, soprattutto di
carne, ha bisogno di tempi di bollitura lunghetti, ma è anche vero che una volta
buttati gli ingredienti in acqua non bisogna fare altro che lasciar cuocere e
può essere utilizzato anche a giorni di distanza.
Pertanto se il vostro tempo è limitato, preparate il
brodo il giorno prima o giorni prima (potete
tranquillamente congelarlo).
Per questa ricetta ho utilizzato
un brodo vegetale, quindi sale grosso (l’acqua
dovrà raggiungere la salinità corrispondente a quella che utilizzate per la
cottura della pasta) carota, sedano (foglie comprese),
cipolla bianca, patate sbucciate e tagliate a metà (per
accelerare i tempi basterà tagliare al coltello grossolanamente la verdura in
questo modo un’oretta ed il brodo è pronto), se li avete a
disposizione qualche asparago sbucciato arricchisce il sapore.
Ora passiamo al farro, io ho utilizzato quello perlato (se
avete intenzione di utilizzare quello decorticato calcolate che i tempi di
cottura raddoppiano, ma se avete tempo ne vale sicuramente la pena per i valori
nutrizionali), in una padella soffriggete, in un fondo
di olio e.v.o., uno scalogno finemente tritato e la salsiccia fatta a pezzetti,
una volta che la salsiccia risulterà ben rosolata su tutti i lati aggiungete il
farro (precedentemente
sciacquato in uno scolapasta con acqua corrente)
mescolate e, con fiamma viva, sfumate con vino bianco.
Aggiungete ora un bel
mestolo di brodo caldo ed i cubettini di patata (il
farro perlato cuoce in circa 15/20 min quindi i cubettini di patata devono
essere di circa ½ cm per lato per risultare cotti in questo tempo, altrimenti
si possono far precuocere con un filo d’acqua e poi incorporare al farrotto a
metà cottura insieme alla propria acqua), coprite e lasciate
cuocere a fiamma bassa aggiungendo brodo e mescolando ogni volta che il
precedente sia stato assorbito (oltre
alla patata, visto che in questo momento sono di stagione, ho aggiunto degli
asparagi bianchi sbucciati e tagliati a rondelline escludendo le cime aggiunte
per gli ultimi cinque minuti di cottura).
In questa preparazione
dopo 15 minuti ho aggiunto degli spinaci selvatici non tritati, nel frattempo
prelevate dal brodo mezza patata qualche pezzettino di carota e di sedano con
un po’ di liquido, ponete il tutto in un bicchiere per mixer ad immersione,
frullate con un filo d’olio fino ad ottenere una crema liscia.
Dopo circa 18/20 minuti
di cottura (dipende
dal prodotto potrebbero bastare anche 15min, assaggiate comunque il farro al
contrario del riso difficilmente scuoce ed è buono quando restando compatto
perde la “gommosità”) incorporate la crema, mescolate e se il tutto è troppo liquido, togliete il coperchio ed alzate la
fiamma, in modo da far evaporare l’acqua in eccesso (mescolando).
A questo punto spegnete
e, per ultimare la mantecatura già in parte effettuata grazie alla crema di
patate, aggiungete il grana ed un filo d’olio e.v.o., mescolate e quindi
lasciate riposare un paio di minuti prima di servire.
Per guarnire potete
aggiungere una spolverata di prezzemolo, in questo caso ho aggiunto, durante la
mantecatura, dei fiori di una pianta selvatica, di cui onestamente non conosco
il nome, ma che mangio sin da piccolo (sapore di cavolo o
broccolo) e che oltre a dare colore, insaporiscono il piatto.BUON APPETITO!!!!!
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